Fare come l'Islanda :iniziamo dalla Sardegna!

ago 20, 2011 0 comments

Di Salvatore Santoru

Ultimamente nel web si parla molto della rivoluzione islandese e su una sua possibile applicazione all'Italia.Naturalmente Italia e Islanda sono due nazioni  in situazioni completamente diverse:la prima conta 60,7 milioni di abitanti ,mentre la seconda 320000,l'Italia ha un debito pubblico di 1901 miliardi di euro,l'Islanda prima della "rivoluzione" nemmeno quattro miliardi.Molto spesso l'opzione islandese viene considerata quasi irraggiungibile e  "utopica" per via del fatto che l'Islanda è una piccola isola.A questo punto,si potrebbe considerare l'opzione sarda.La Sardegna è un'isola di 2 milioni di abitanti,geograficamente,culturalmente e così ancora lontana dall'Italia,Italia molto spesso vista (e con buoni ragioni)come un paese invasore.La Sardegna non riceve un buon trattamento dallo Stato italiano,che si ricorda dell'isola solo quando c'è da sperimentare(insieme agli "alleati" della NATO) nuovi armi militari nelle basi di occupazione(Quirra docet).L'indipendenza ,in questa situazione,sarebbe un'ottima opzione,e la Sardegna potrebbe perseguire l'opzione islandese per uscire dalla crisi,puntando  sopratutto su un'economia locale ,uscendo dall'Unione Europea,dalla NATO e da quegli organismi sovranazionali (Fmi,Banca Mondiale,WTO)che gestiscono la cosiddetta  "globalizzazione" economico/politica.La Sardegna potrebbe essere,dopo Islanda ed Ecuador,un nuovo esempio di lotta contro lo strapotere dell'alta finanza e un'esempio anche per l'Italia,e per il mondo.Fare come l'Islanda:iniziamo dalla Sardegna!

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