La demonizzazione del nemico nella guerra coloniale

ago 28, 2011 0 comments
Di Salvatore Santoru
Quando i conquistadores invasero il Sud e centro-America le popolazioni indigene venivano considerate come "selvagge","violente","non umane" da parte della propaganda colonialista.Questo atteggiamento fu ed è una costante di tutto il colonialismo occidentale:dall'Africa all'Asia passando per l'America.Un'altro punto fondamentale della propaganda colonialista e/o imperialista è il "rovescio della medaglia":i carnefici,ovvero gli invasori,diventano magicamente vittime delle loro vittime,le quali si trasformano(sempre secondo la propaganda colonialista)in pericoli per la sicurezza dei primi (e dei convertiti e "venduti" ai primi)e da ciò l'invasione ,il saccheggio,lo sterminio diventano azioni di "liberazione" in nome ,appunto,della "libertà".Sempre è stato così,e sempre sarà se non si sviluppa una presa di coscienza globale che smascheri e rifiuti la logica della guerra coloniale mascherata da "liberatoria".Il moderno colonialismo occidentale ha assunto una maschera "moderata" ma dietro di essa rimane sempre  lo stesso.Esso può contare su due metodi:la guerra imperialista definita come "intervento umanitario" in nome(un bel paradosso) della pace e dei diritti umani tramite la NATO,e il controllo finanziario attraverso organismi sovranazionali come il Fmi(Fondo Monetario Internazionale)e la Banca Mondiale.Le popolazioni dei paesi da conquistare,non sono più considerate "selvagge" o "non umane",ma "arretrate" e bisognose di essere  addomesticate per la democrazia occidentale e l'economia neoliberista.Inoltre qualunque governo(dittatoriale o meno) non risponda ai diktat neocoloniali e non accetti il dogma liberista viene automaticamente indicato come "pericolosa tirannia" e minaccia per la pace mondiale.Ciò è sucesso con l'Iraq di Saddam Hussein,da sempre uomo dell'Impero usato in funzione antiraniana ma improvvisamente diventato "pericolossisima minaccia" quando tentò di "sfidare" l'egemonia del dollaro,diventato da affidabile partner di petrolio a dittatore sanguinario(cosa che è sempre stato),in seguito demonizzato a tal punto da costituire(secondo i colonialisti) minacce (risibili) per gli stessi USA con la storiella delle "armi di ditruzione di massa" e della presunta   potenza militare(che dire disinformazione e menzogna è dire poco).Ciò sta succedendo in Libia,dove Gheddafi da  recente partner   della "lotta al terrorismo" è diventato "sanguinario tiranno","massacratore del suo stesso popolo","rais megacorotto e avvolto nel lusso"(e bla bla bla),tutto ciò per aver (come Saddam)sfidato l'egemonia del dollaro e fermato il neocolonialismo NATO/USA firmato AFRICOM(a differenza di Saddam,c'è da dire che Gheddafi per la maggior parte dei quarant'anni di potere è stato un'"accerimo nemico" per l'Occidente).Il colonialismo intanto avanza,ma grazie alla totale demonizzazione del nemico,può passare agli occhi di molti occidentali non troppo informati  come "liberazione".Ma il colonialismo è sempre e solo una cosa:morte e distruzione ,saccheggio delle risorse e sfruttamento dei popoli conquistati.

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