Di François Asselineau
Il presidente del Consiglio italiano, che nessuno ha mai eletto, ha
appena ceduto a Vittorio Grilli, neppure lui mai eletto, la carica di
ministro dell' economia.
E' un ulteriore passo in avanti della piovra europeista? oppure l'inizio
del disimpegno di mario monti di fronte al disastro che incombe?
Nello scorso novembre l'oligarchia euro-atlantica, e più esattamente la
Commissione europea e Goldman Sachs, avevano deciso di cacciare Silvio
Berlusconi congedandolo dal suo incarico di capo del governo italiano.
NOTA BENE : BERLUSCONI CACCIATO PER AVER TARDATO A METTERE IN ATTO LE "RIFORME INDISPENSABILI"
Questa decisione era stata presa non a causa degli innumerevoli scandali
finanziari e di costume che circondavano quello che la stampa italiana
definiva "Il Cavaliere". No, la decisione di allontanarlo era stata
presa perché Berlusconi tardava a mettere in atto il programma di
"riforme indispensabili" che i Signori Trichet (presidente della BCE in
quel momento) e Draghi (suo successore designato) avevano cucinato nel
segreto dei loro uffici, e che gli avevano reso noto senz 'altra
formalità di una lettera datata 5 agosto 2011.
Questa lettera stabiliva in modo molto preciso quale dovesse essere
l'azione del governo italiano, in materia di smantellamento del patto
sociale e di vendita del patrimonio pubblico italiano alle banche ed
altri fondi d'investimento.
Il tono e il contenuto di questa lettera avevano dell'incredibile se si
pensa che era stata firmata da due tecnocrati senza alcuna legittimità
democratica, non essendosi mai sottoposti a suffragio universale e per
di più totalmente sconosciuti agli elettori italiani. Lo scandalo fu
tale che il contenuto della lettera trapelo' sui giornali a fine
settembre, sicuramente in conseguenza delle pressioni esercitate dallo
stesso Silvio Berlusconi, furioso di essere trattato come un domestico.
[fonte: http://www.challenges.fr/economie/20110929.CHA4869/l-incroyable-diktat-de-trichet-a-berlusconi.html]
Questo appello implicito di Berlusconi a sostegno dell'opinione pubblica
testimoniava una tale mancanza di volontà di piegarsi al racket della
mafia euro-atantica che quest'ultima decise immediatamente la sua
caduta.
Nelle settimane che seguirono, un'autentica cospirazione fu così ordita
per cacciare il controverso e spumeggiante capo del governo/uomo
d'affari, e per sostituirlo con uno dei principali membri
dell'oligarchia euro-atlantica, M Mario Monti. Ex Commissario europeo ed
ex responsabile di Goldman Sachs, questi era sconosciuto al grande
pubblico e, come M Trichet e M Draghi, non era mai stato eletto.
IL COLPO DI STATO MASCHERATO DEL NOVEMBRE 2011
In pochi giorni, e quando identiche manovre si tramavano
contemporaneamente in Grecia per cacciare il Primo ministro Papandreou,
Mario Monti fu "nominato senatore a vita" dal presidente della
Repubblica italiana Giorgio Napolitano.
(Questo tipo di nomina "diretta", senza elezione e a vita, è una delle
norme quanto meno strane previste dalla Costituzione della Repubblica
italiana).
Sulla scia di questa nomina, Mario Monti fu "chiamato" (gentile
eufemismo per dire "imposto") a succedere a Silvio Berlusconi come
Presidente del Consiglio dei ministri e a formare un "governo di
tecnici".
In un attimo, tutti i media al soldo degli europeisti, liberandosi
dell'influenza di Silvio Berlusconi, trovarono l'idolo del momento in
quest'uomo provvidenziale, che il 99,9999% degli italiani non conosceva
minimamente.
Il colpo di stato sotto un'apparenza di legalità fu portato a termine senza intralci.
il 12 novembre 2011, Berlusconi cedette al cancan mediatico e alle
"trame" politiche tessute dal parlamento italiano: rassegno' le
dimissioni. Il giorno dopo, il capo di Stato incarico' Mario Monti di
formare un governo. Costui ebbe l'incredibile ipocrisia di accettare
"con riserva", assumendo atteggiamenti da vera prima donna.
L'ASCESA DEL TRISTO FIGURO GRILLI
La situazione di sfiducia dei mercati nei confronti dell'Italia era tale
che, quando s'insediò a Palazzo Chigi a metà novembre scorso, Mario
Monti decise di assumere insieme alla carica di capo del governo
("Presidente del Consiglio") anche l'incarico di ministro dell'economia.
Ed è quest'ultimo incarico che a sorpresa ha appena deciso di rimettere,
l'11 luglio 2012 dopo 8 mesi di mandato, nominando il vice-ministro
dell'economia Vittorio Grilli come suo sostituto.
L'ascesa di quest'ultimo non si spiega per qualche exploit elettorale,
poiché non si é mai presentato, neppure lui, di fronte agli elettori.
Non si spiega neanche per un particolare carisma da lasciare abbagliati
perché M Grilli non è propriamente un uomo che trasuda gioia di vivere
(propongo qui la sua foto...).
Per contro, la sua ascesa si comprende se si da un'occhiata al suo eloquente pedigree.
Vittorio Grilli è stato successivamente:
- professore d'economia all'Università di Yale (Stati Uniti) per 4 anni Universitari (dal1986 al 1990),
- professore d'economia al Birkbeck College dell'Università di Londra (Regno Unito) per 4 anni universitari (dal 1990 al 1994),
- capo del dipartimento delle Privatizzazioni e dell'analisi economica al ministero italiano dell'economia, dal 1994 al 2000,
- direttore generale della banca d'investimento elvetico-americana "Crédit Suisse First Boston" dal 2001 al 2002,
- ragioniere generale dello Stato italiano dal 2002 al 2005,
- direttore del Tesoro dal 2005 al 2011,
- prima di essere nominato vice-ministro dell'economia nel novembre scorso da Mario Monti
GRILLI, LA QUINTESSENZA DELL' APPARATCHIK EUROPEISTA
Durante le sue ultime funzioni come Direttore del Tesoro, Vittorio
Grilli è stato il più stretto collaboratore del "compianto" Tomaso
Padoa-Schioppa, ministro dell'economia italiana (2006 -2008), oggi
scomparso.
I partecipanti più attenti delle mie conferenze si ricorderanno
sicuramente che io cito a più riprese Padoa-Schioppa, perché autore di
un articolo-shock intitolato "Gli insegnamenti dell'avventura europea",
apparso sulla rivista francese "Commentaire" n. 87, autunno 1999.
In questo pezzo d'antologia del pensiero europeista, il defunto capo del
nuovo ministro dell'economia italiano aveva in effetti spiegato senza
giri di parole quella che è la presunta costruzione europea:
" La costruzione europea é una rivoluzione, anche se i rivoluzionari non
sono dei cospiratori pallidi e magri, ma degli impiegati, dei
funzionari, dei banchieri e dei professori. L'Europa non nasce da un
movimento democratico. Essa si crea seguendo un metodo che potremmo
definire con il termine di dispotismo illuminato."
Il suo successore ed emulo Vittorio Grilli testimonia che questa
descrizione è molto giusta ma non completamente esatta. Perché se M
Grilli è un "despota illuminato" a cui è riuscito il miracolo di essere
allo stesso tempo "impiegato, funzionario, banchiere e professore", non
per questo non è anche "pallido e magro".
Quanto all'aspetto "cospiratore", non so molto bene cosa significhi
questo termine ma mi sembra interessante notare che Vittorio Grilli è:
1°)- membro del consiglio d'amministrazione del FESF
E' il famoso "fondo di stabilità dell'euro", al quale dovrebbe succedere il MES.
M Grilli è quindi molto legato al tedesco Klaus Regling, direttore del
suddetto FESF, e che sarà il presidente del futuro MES, come ho
segnalato in un precedente articolo e come è stato deciso l'altro ieri.
2°) - ex presidente del Comitato economico e finanziario dell'UE (CEF)
Tale comitato, che non bisogna confondere né con il Sistema europeo
delle Banche centrali (SEBC) nè con l'Eurosistema, nè con il Consiglio
dei ministri "ECOFIN", nè con l'Eurogruppo, è un organismo consultivo
istituito dall'articolo 114 del trattato di Roma (TCE), trasformato
nell'articolo 134 del trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE).
Composto dai rappresentanti degli Stati membri, della Commissione
europea e della BCE, il CEF ha il compito di seguire la situazione
economica e finanziaria dell'Unione europea, i movimenti di capitali e i
pagamenti, dare pareri alle istituzioni europee, e agevolare la
coordinazione tra gli Stati membri e le istituzioni europee.
Con i brillanti risultati a cui assistiamo!
In ogni caso, è bene sapere che M Grilli è stato presidente del CEF
quando la Germania aveva come rappresentante...Klaus Regling. A riprova
del fatto che tra gli eurocrati, sono sempre le stesse persone che
ruotano.
3°)- membro del consiglio d'amministrazione del "think tank" Bruegel
M Grilli appartiene al "think tank" ultra-europeista Bruegel, creato nel
2004, e il cui presidente, dal 2005 al 2008, non fu altro che...Mario
Monti. Che resta d'altra parte presidente onorario.
Il pubblico che mi segue con più assiduità si ricorderà che questo
"think tank" Bruegel è diretto dall'economista francese Jean
Pisani-Ferry, con il quale ho partecipato ad un dibattito interrotto su
France 24 il 25 novembre 2011
[fonte: http://www:dailymotion.com/video/xmkslx_f-asselineau-sur-france-24-25-11-2011_news ]
Come avevo indicato durante quella farsa di "dibattito", dove fui
costantemente interrotto dal giornalista, il "think tank" Bruegel è
finanziato tra gli altri da Goldman Sachs.Il mondo è decisamente molto
piccolo.
D'altra parte, il "think tank" ultra-europeista Bruegel, con Mario Monti
come presidente onorario e Jean Pisani-Ferry come direttore e di cui
Vittorio Grilli è uno dei membri del consiglio d'amministrazione, non è
finanziato solo da Goldman Sachs.
Tra i generosi donatori di questa onorabile istituzione che ha a cuore il buon funzionamento dell'Europa figurano:
- la società americana di "consulenza" Emst & Young,
- la società americana General Electric,
- la società americana Goldman Sachs, che non
presentiamo più...,
- la società americana Google, i cui possibili legami con la CIA sono
oggetto di più di un'indiscrezione (cf. per esempio
http://www.infowars.com/group-calls-for-hearings-into-googles-ties-to-cia-and-nsa/)
- la società americana Microsoft, i cui legami con la CIA e la NSA sono
un segreto di pulcinella (cf ad esempio
http://infosecisland.com/blogview/21694-Microsoft-the-CIA-and-NSA-Collude-to-Take-Over-the-Internet.html)
- la società americana NYSE Euronext, gruppo mondiale d'imprese del
mercato della finanza (cioè di società commerciali che hanno per
attività quella di garantire la gestione di uno o più mercati
finanziari). Il gruppo è nato nel 2007 dalla fusione tra il gruppo New
York Stock Exchange e il gruppo Euronext. NYSE Euronext è oggi il primo
gruppo mondiale sulle piazze borsistiche e la sua sede si trova a New
York,
- la società americana Qualcomm, specializzata in telecomunicazioni, in
programmazione e produzione di processori per telefoni mobili e
conosciuta per aver messo a punto la tecnica CDMA. ( I legami di questa
società con la CIA sono stati per breve tempo al centro della cronaca
negli Stati Uniti nel 1998, quando uno dei suoi responsabili fu
arrestato per spionaggio a Roston-sur-de-Don, in Russia, cosa che
all'epoca fece parlare molto : cf.
http://business.highbeam.com/4776/article-1G1-20202729/risky-business-cia-new-cover-story)
In breve, e come mi aveva detto con asprezza il giornalista di France
24, bisognerà pure che i think tanks pro-europei trovino i loro
finanziamenti...
In ogni caso memorizziamo bene che Vittorio Grilli, membro anche del
think tank euroatlantico " Istituto Aspen", incarna l'archetipo dell'
apparatchik europeista. Ne ha tutte le caratteristiche:
- un burocrate di formazione e di stile,
- un carisma da pesce lesso,
- una carriera negli Stati uniti e nel mondo bancario e finanziario,
- una conoscenza perfetta della lingua di John Wayne,
- una totale ignoranza di cosa sia un elettore,
- una preferenza impressionante per i think tanks profumatamente finanziati da gruppi americani vicini alla CIA,
- e una vita sotto una campana di vetro insieme agli altri apparatchiks europeisti della sua specie.
CONCLUSIONE : PERCHE' ADESSO?
La domanda che è legittimo porsi è perché Mario Monti ha deciso di
rimettere, l'11 luglio 2012, l'incarico di ministro dell'economia che
aveva mantenuto fino ad oggi insieme a quello di Presidente del
Consiglio?
La prima risposta che ci viene in mente - un eccesso di lavoro - non è sicuramente quella giusta:
- da una parte perché non è dopo 8 mesi che ci si rende conto che non è possibile far fronte a due incarichi.
- dall'altra parte perché nel maggio 2013 si terranno le prossime
elezioni generali in Italia per rinnovare la Camera dei deputati e il
Senato della Repubblica. Mario Monti che aveva già portato avanti i due
incarichi di Presidente del Consiglio e ministro dell'economia, poteva
conservarli entrambi fino alla loro naturale scadenza.
- infine perché Vittorio Grilli, che era già vice-ministro
dell'economia, di fatto svolgeva funzioni di ministro. Niente, a priori,
obbligava a promuoverlo.
E quindi? Ebbene, la spiegazione deve forse essere cercata altrove.
Perché l'11 luglio, Mario Monti non ha solo nominato Vittorio Grilli
come ministro dell'economia. Di fronte alla stampa ha anche annunciato
che "escludeva di ambire" ad un nuovo mandato alla conclusione di quello
in corso.
Esprimendosi a margine del summit dei ministri dell'economia a
Bruxelles, ha ricordato di aver sempre escluso di rimanere capo del
governo dopo le elezioni della prossima primavera.
[fonte : http://tempsreel.nouvelobs.com/monde/20120711.FAP5540/italie-mario-monti-exclut-de-rester-au-pouvoir.html]
E' vero che M Monti ha 69 anni e forse ritiene che l'età per lasciare è
arrivata. Ma questa dichiarazione di rinuncia, concomitante alla nomina
di M Grilli, arriva proprio nel momento in cui la situazione finanziaria
e politica dell'Italia continua a degradarsi.
Come ho ricordato qualche giorno fa, i tassi d'interesse delle
obbligazioni italiane a 10 anni hanno raggiunto livelli esorbitanti,
riprova della rinnovata sfiducia dei mercati.
Oltre tutto, e nonostante avesse sempre dichiarato il contrario, Mario
Monti ieri ha finito per entrare in contraddizione con se stesso,
ammettendo di fronte alla stampa che l'Italia potrebbe, alla fine, fare
ricorso al fondo di stabilità della zona euro.
[fonte :
http://www:romandie:com/news/n/Italie_Monti_n_exclut_pas_un_recours_aux_fonds_de_secours_de_la_zo]
Ora, Mario Monti è il primo a sapere che questi fondi di stabilità sono
ancora inesistenti. Il MES ha subito un ritardo, la Finlandia e i
Paesi-Bassi frenano, e il Tribunale di Karlsruhe si pronuncerà tra non
prima di tre mesi per stabilire se il MES dovrà essere abbandonato,
perché in contraddizione con la Costituzione tedesca e la democrazia.
In breve, l'altra ipotesi da prendere in considerazione è quella per cui
Mario Monti cominci ad ammettere che il colpo di mano che ha condotto
alla sua nomina nel novembre scorso si stia concludendo con un terribile
fallimento.
Avrà solo ritardato, ma non potrà fermare la catastrofe che sta sopraggiungendo.
Allora tutto si spiegherebbe a meraviglia:
- M. Monti annuncia che lascerà le sue funzioni governative in primavera, sperando che l'euro non esploda prima di allora
- e si libera dell'imbarazzo del ministero dell'economia per rifilare la
responsabilità del disastro che incombe a Vittorio Grilli, che si
lascerà "arrostire" (scusate il brutto gioco di parole) al suo posto.
[ndt: "arrostire" in francese "griller" assonante con Grilli]
Questa nuova ridistribuzione di figurine è ovviamente seguita da vicino
dal "Cavaliere", l'ex capo di governo Silvio Berlusconi che fu cacciato
come un domestico indelicato lo scorso novembre e che probabilmente sta
maturando la sua vendetta, come vuole una consolidata tradizione
plurimillenaria sulle sponde del Tevere.
Proprio oggi, Angelino Alfano, una delle persone a lui più vicine, ha
tratto profitto dalle dichiarazioni di Mario Monti per rendere noto alla
stampa dell'esistenza di un movimento in crescita nell'opinione
pubblica a sostegno del ritorno di Berlusconi. E il delfino del
Cavaliere ha pensato bene di annunciare anche che : "Credo che in
definitiva, deciderà di presentarsi [alle elezioni del maggio
prossimo]."
Decisamente, Angela Merkel, José Barroso, tutti i piani di rigore, tutte
le "riforme indispensabili", e tutti i think tanks europeisti
finanziati da Goldman Sachs non potranno cambiare il dato di fatto che
l'Italia è sempre l'Italia...
Cosa che per altro è una grande fortuna perchè è l'indice più chiaro che
l'euro non potrà ancora a lungo pretendere di cambiare i popoli contro
la loro volontà.
Fonte: http://www.agoravox.fr/actualites/europe/article/que-cache-la-nomination-de-119917
Da Come Don Chisciotte
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