Di Luigi Cortinovis
Il problema è il sistema, non è questione di uomini. Vai dove vai e trovi sempre un politico beccato con le mani nella marmellata. In Israele, probabilmente, non hanno quelli che mettono tra i rimborsi spese il matrimonio della figlia, ma la tentazione è pur sempre una tentazione.
Il vizio peggiore del premier israeliano Benjamin Netanyahu? Il gelato vaniglia e pistacchio. Il premier lo scorso anno ha speso nel suo dessert favorito 10mila shekels, circa 2000 euro, e ogni mese lui e la sua famiglia consumano circa 14 chili di gelato. A fare i conti in tasca al premier e’ stato il giornale finanziario Calcalist che ha anche individuato il fornitore del premier, Metudela a Balfour Street. La curiosa rivelazione arriva proprio nel momento in cui Netanyahu si accinge a far passare un budget lacrime e sangue che tagliera’ le spese di insegnanti, lavoratori e poliziotti. “Se manca il pane allora ci si nutra di gelato” ha attaccato la leader laburista Shelly Yahimovic.
Ma a quanto pare il premier non si fa mancare proprio niente dal momento che, gelati a parte, nel 2012 lui e sua moglie hanno speso 2,46 milioni di shekels, circa 500mila euro, solo per la tintoria, i vestiti e il cibo. Per il momento comunque il premier si e’ limitato ad arginare le spese di gelato e ha annullato le forniture per la sua residenza.
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