La proposta di Frattini sulla Libia e l'immigrazione nel 2011, che l'UE e la politica italiana ignorarono totalmente ma che avrebbe rappresentato la soluzione al problema

apr 21, 2015 0 comments

Di Salvatore Santoru

Come riportato(1) dal giornalista Paolo Barnard in un articolo ripreso anche su "Come Don Chisciotte"(2), nel 2011 il ministro degli esteri del governo Berlusconi Franco Frattini fece una proposta molto interessante e saggia, che indubbiamente se fosse stata applicata avrebbe rappresentato una vera soluzione ai problemi della Libia e dell'immigrazione.
Ma, le pressioni della NATO e dell'UE, nonché di Napolitano e compagnia, per entrare in guerra per ragioni "umanitarie" spinsero il riluttante Berlusconi e il suo entourage (tra cui lo stesso Frattini) ad acconsentire a bombardare il paese del suo amico Gheddafi, portando alle conseguenze che ben conosciamo.
Tra l'altro, interessante è il fatto che certi politici italiani ed europei che oggi strumentalizzano le tristi vicende e quei poveri disperati che fuggono da situazioni insostenibili esibendo lacrime di coccodrillo, per la Libia erano ben concordi nel sostenere quel tremendo intervento militare, nel nome dell'umanitarismo, dicevano.

Le parole di Frattini sul "Financial Times" furono:

" Il caos Libico, e il ritorno del radicalismo islamico ci porteranno ondate di rifugiati senza precedenti, disperazione che alimenterà altro terrorismo e radicalismo, coi criminali che ne traggono vantaggio ", e ancora "Possiamo arginare questo disastro con tre pilastri: Vera assistenza economica a quei Paesi, fratellanza politica e inclusione sociale" ovvero "soprattutto un piano di aiuti per creare occupazione in quei Paesi. Inutile dire che chiedo che la UE aumenti il suo budget per le risorse necessarie a questo piano per i posti di lavoro in loco.

E ancora:

La nostra partnership coi Paesi nord africani deve includere: progetti di sviluppo marittimo per loro, di sviluppo stradale, piani energetici di energia rinnovabile, aiuti allo sviluppo della loro piccola-media impresa, e la creazione di un grande progetto di Istruzione superiore Euro-Mediterranea ".
Quindi "un vero Piano Marshall sponsorizzato dalla UE, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale, e dalle maggiori potenze economiche. Questo piano Marshall oltre all’occupazione, dovrebbe portare una forte stabilità a quei Paesi, e deve essere nell’ordine di miliardi di euro, non meno. Qui la cooperazione degli USA è vitale, anche perché dobbiamo abolire le barriere doganali che sbarrano la strada allo sviluppo del Mediterraneo del Sud" .

E infine " torno a sottolineare l’importanza estrema degli aiuti all’istruzione superiore dei giovani africani. Non solo ciò aiuterebbe a impedirne la radicalizzazione politica e religiosa causata dalla povertà, ma devono essere portati avanti da un gigantesco Programma Erasmus Euro-Mediterraneo che offra una speranza ai giovani svantaggiati del Nord Africa. Gli sarà offerta l’opportunità di studiare e di formarsi in UE ", e per concludere "Di certo questa mia proposta non dimentica che si chiederà alle Nazioni sopraccitate di migliorare la loro governance, di attenersi alla legalità internazionale dei Diritti, rispettare i diritti delle donne, degli individui e delle minoranze… .

Insomma, un piano che sicuramente avrebbe rappresentato la soluzione migliore al problema, ma che se attuato avrebbe creato grossi problemi ... alla mafia, ai vertici delle coop rosse, a quelli dell'UE, alla NATO, a politici e affaristi falsamente "umanitaristi", visto che sulla pelle dei migranti tutti questi ci speculano, con le parole e con i fatti, e si arricchiscono immeritatamente.


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