Swaziland:i sacrifici umani di albini e per scopi "terapeutici" e "religiosi"

mag 22, 2015 0 comments



Di Mattia Paolinelli
Quando si parla di Africa si parla sempre o di povertà o di misteri o di meravigliosi scenari naturali. Ebbene, in questa storia questi elementi -tutti presenti- sono come spremuti dai confini ristretti di uno dei paesi più piccoli al mondo, lo Swaziland. Il risultato di questa stretta sembra essere una colata di sangue inarrestabile, un orrore che in altri paesi africani è dovuto alla guerra e che in questo anacronistico avamposto della monarchia assoluta è invece dovuto alla caccia.

Non bisogna pensare però alla triste fine di elefanti o rinoceronti o altri animali esotici, perché qui, nello Swaziland, si cacciano uomini. Uomini che nel continente nero sono una rarità: gli albini.
Non si tratta di razzismo, né di pulizia etnica, non c’entrano nulla nemmeno le guerre di religione, ma la religione si, c’entra eccome.

Lo Swaziland è un paese privo di contrasti. Il collante sociale del paese è l’AIDS, che colpisce circa il 40% della popolazione adulta e crea un’aspettativa di vita di 31 anni circa. Con un problema del genere tutto passa in secondo piano, tutto tranne l’unica arma della speranza, la religione, che in questo paese ha due anime, una cristiana e una animista.




Il pensiero animista, a differenza di molte religioni moderne, non attribuisce la divinità al trascendente, ma la identifica con realtà materiali. Ogni oggetto, insomma, ha delle proprietà spirituali, benefiche o malvagie, che possono essere utilizzate per pratiche mediche o incantesimi seguendo i dettami dell’antica “medicina” Muti.

La religione animista non è né arretrata né moderna, né buona né cattiva, è semplicemente una religione e come tale trova applicazione nell’interpretazione che ne danno gli uomini. E alcuni uomini ritengono che i corpi degli albini, una vera rarità, posseggano qualità fuori dal comune che rappresenterebbero ottimi ingredienti per la preparazione di potenti medicinali, incantesimi e amuleti in grado di donare potere e ricchezza. E naturalmente protezione contro l’AIDS.

Accade così che gli albini vengano uccisi e fatti a pezzi e i loro corpi siano rivenduti al pari delle zanne degli elefanti, i corni dei rinoceronti, le pelli dei leopardi eccetera, eccetera. Non sto quindi raccontando un fatto eccezionale, ma solo gli ultimi due casi, di martedì scorso. Il 26 agosto altri due albini sono scomparsi. Uno è morto di sicuro, l’altro anche, ma non essendo stato ritrovato il corpo per il momento è soltanto disperso. Ritengo che lo sia in ogni senso.

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