La paura come mezzo di controllo dei popoli

mag 6, 2015 0 comments
Di Vincenzo Bilotta
Da sempre l’uomo ha cercato di dominare l’ambiente circostante, il suo territorio e, non da ultimo, i suoi simili. Per far ciò, nei tempi passati chi deteneva il potere ha usato la coercizione fisica, la violenza e mezzi quali la tortura affinché
i popoli a lui subordinati si sottomettessero passivamente alle sue leggi e ai suoi voleri.
Basta solo ricordare gli stermini di massa ai danni delle popolazioni mesoamericane da parte dei conquistadores, quelle perpetrate ai danni delle tribù degli indiani d’America ad opera dei primi colonizzatori inglesi o, tornando indietro nel tempo, le crociate contro i popoli non cristiani ad opera della chiesa.
Tutta questa violenza, queste torture, questa inutile barbarie ad un solo scopo: il dominio sulle masse, il controllo delle menti e la loro manipolazione attraverso la coercizione fisica e l’umiliazione psicologica. Infatti è solo attraverso la forza e la violenza che l’uomo ha scritto la storia sin dalle sue origini e continua a farlo anche ai nostri giorni.
Ovviamente, col passare dei secoli la violenza da parte dei potenti nei confronti delle popolazioni è passata da quella prettamente fisica a quella psicologica attraverso la manipolazione delle menti sin dalla più tenera età e coi mezzi più diabolici che siano mai esistiti: la tv e i mass media in generale.
In un’epoca in cui tutto ha un prezzo (lo ha sempre avuto), è facile dare notizie non vere e manipolate a vantaggio di chi ha interesse a che il popolo resti nell’ignoranza assoluta e creda ciò che i telegiornali, la stampa e i mezzi di diffusione in generale trasmettono. Ormai la tv è il mezzo per abbordare le persone, per far acquistare loro oggetti che non verranno mai utilizzati, creando all’interno delle famiglie bisogni che, diversamente, non nascerebbero in quanto superflui.
Così come i mass media vengono utilizzati per creare bisogni inesistenti, allo stesso modo servono per diffondere, il più delle volte, notizie fasulle diffuse ad arte per creare uno stato di non conoscenza da parte delle masse mantenendole, così, addormentate riguardo determinate situazioni politiche, sociali ed economiche.

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