Qatar:chi a domande sui Mondiali rischia l'arresto

mag 19, 2015 0 comments
Una troupe della Bbc in Qatar per realizzare un servizio sui cantieri per i Mondiali del 2022 sono stati arrestati dalle autorità per aver cercato di filmare e intervistare dei lavoratori. Da mesi il Qatar è accusato di non rispettare i diritti umani e di non rispettare le minime norme di sicurezza sul lavoro.
Chi fa troppe domande in Qatar rischia di finire in galera, e poco importa se si tratta non di un semplice freelance troppo curioso ma di una autentica troupe della Bbc. Proprio così, la rete britannica aveva inviato una troupe in Qatar per realizzare un reportage sui cantieri dei Mondiali del 2022, peraltro con l’approvazione del primo ministro, ma le autorità qatariote non hanno gradito la loro curiosità e hanno pensato bene di arrestare tutti i membri della spedizione giornalistica mentre stavano filmando per strada alcuni lavoratori nepalesi a Doha. Chiaramente negli ultimi tempi Doha era stata accusata da più parti di non rispettare minimamente la sicurezza e i diritti dei lavoratori assoldati per la costruzione degli impianti, e in particolare era la condizione dei lavoratori stranieri a destare preoccupazione. La Bbc voleva in questo senso realizzare filmati accurati delle loro condizioni di vita, fatto che le autorità non hanno potuto sopportare. I giornalisti si sono visti arrestare improvvisamente da funzionari della sicurezza che hanno anche sequestrato tutto il loro equipaggiamento al gruppo prima di scortarlo in prigione.La troupe è stata scarcerata solo dopo qualche giorno ma non ha mai visto restituirsi il materiale rubato. Dal conto loro le autorità hanno giustificato il proprio operato accusato la troupe della Bbc di aver violato alcune proprietà private, una spiegazione che ovviamente non ha convinto l’emittente televisiva che ha richiesto maggiori spiegazioni. Per i Mondiali del 2022 Doha fa ampio ricorso a forza lavoro proveniente dall’Asia centrale, le cui condizioni di vita risultano davvero precarie e contrarie a ogni legge internazionale. Ci sarebbero stati anche numerosi decessi ma nonostante questo nessun paese minaccia di disertare la competizione come fatto invece nei confronti della Russia per la vicenda in Ucraina in occasione dei Mondiali che si terranno a Mosca nel 2018, con molte Ong che hanno minacciato di boicottare la competizione.

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