Un permesso di soggiorno della durata di un anno. Questo quanto ha ottenuto come riconoscimento per "meriti umanitari" un giovane 32enne del Bangladesh che nel pomeriggio di ieri si è gettato senza paura nel Tevere per salvare una donna che galleggiava pericolosamente nelle acque del fiume all'altezza dell'Isola Tiberina, nella zona del Ghetto, in pieno Centro Storico, riportandola sana e salva sulle banchine laterali.
TUFFO DA PONTE SUBLICIO - I fatti si sono verificati nel tardo pomeriggio di ieri 12 maggio quando una donna israeliana di 55 anni è caduta nelle acque del Tevere dall'altezza di Ponte Sublicio, forse nel tentativo di suicidarsi. Immediata l'allerta ai soccorritori, sulle sponde del fiume sono quindi arrivate le autoradio dei commissariati Celio e Trastevere con le unità della squadra fluviale della Polizia di Stato e dei vigili del fuoco.
SALVATA DA UN GIOVANE - Prima dei soccorritori ha però agito il giovane immigrato che si è gettato nel Tevere riuscendo a trarre in salvo la donna prima che la corrente la trascinasse nelle 'rapide' che seguono il tratto di fiume che passa l'Isola Tiberina. A recupero effettuato, l’uomo, con la donna in salvo tra le sue braccia, è riuscito a riavvicinarsi alla riva del fiume. La donna, sotto choc e provata, è stata poi trasportata al vicino ospedale Fatebenefratelli in gravi condizioni dal gommone dei vigili del fuoco, ma non rischierebbe la vita.
SENZA DOCUMENTI - I soccorritori nel frattempo hanno anche assistito l'eroe di giornata, trovato senza documenti e senza permesso di soggiorno. Accompagnato negli uffici del commissariato locale il 32enne è stato rifocillato e fatto riposare. Completamente zuppo, gli sono anche stati forniti abiti nuovi acquistati dagli stessi agenti.
PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI UMANITARI - Identificato, all’eroe bengalese, privo di regolari documenti, grazie al suo a dir poco encomiabile e meritorio comportamento, è stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
CAPOGRUPPO SEL - Un gesto eroico che ha trovato il commento del capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola: "Ieri a Roma si è verificato una grande gesto di altruismo e coraggio. Una donna si è lanciata nel Tevere ed è stata tratta in salvo da un uomo che non ha esitato a tuffarsi per soccorrerla. Il salvatore è un cittadino bengalese, Sobuy Khalifa, e risiedendo irregolarmente nel nostro Paese, dopo il suo gesto è stato condotto in Questura per essere identificato".
CITTADINANZA ONORARIA - "Vista la tendenza prevalente a mediatizzare circostanze e atti irrregolari o illegali collegati agli stranieri - prosegue la nota stampa di Peciola - dei quali prevale una percezione negativa nella pubblica opinione, riteniamo sia un preciso dovere degli organi di informazione e delle Istituzioni mettere in evidenza e premiare gesti di alto valore morale e civile come quello con cui si è distinto Khalifa. Per questo motivo presenteremo una mozione per chiedere al Sindaco e alla Giunta di attivare le procedure per il conferimento della cittadinanza onoraria a questo uomo coraggioso".
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