Roma:3 cittadini italiani sorpresi mentre rovistavano nei cassonetti per cercare abiti usati, processati e condannati per "furto aggravato in concorso"

mag 9, 2015 0 comments
Giardini di Corcolle: rubano abiti usati dai cassonetti in via Cantiano, tre arresti

I tre ladri in azione in via Cantiano a Giardini di Corcolle
Sono arrivati davanti i secchioni gialli per la raccolta degli indumenti usati a petto nudo ed in pantaloncini ed hanno cominciato a vestirsi 'depredando' gli abiti lasciati dai cittadini negli appositi cassonetti. Una forma di 'shopping gratuita' avvenuta in pieno giorno davanti ai cittadini di Giardini di Corcolle, nel VI Municipio delle Torri. Una volta notata la scena, tre persone appartenenti al Comitato di Quartiere della Borgata Polense non sono però rimaste indifferenti, osservando la scena da vicino con uno dei tre trovato con la testa dentro al cassonetti. Quindi l'allerta al 112. E' accaduto intorno alle 13:30 di ieri 7 maggio in via Cantiano.
FURTO DI ABITI - A segnalare la scena ai carabinieri tre membri del Comitato di Quartiere Giardini di Corcolle che sono poi andati alla stazione dei carabinieri di San Vittorino per denunciare nero su bianco quanto visto. Prima di ciò i tre hanno però seguito le mosse dei tre ladri, indicando ai militari dell'Arma il luogo in cui si trovavano. Immediatamente una 'gazzella' dei carabinieri, diretti dal capitano Andrea Cinus, si è quindi recata davanti al supermercato Ariscount, posto all'angolo tra la via Polense e via Sant'Elpidio al Mare, trovando la banda con due sacchi pieni di abiti appena trafugati dal cassonetto. Dopo che i tre si erano spostati di circa 150 metri dal luogo del furto disseminando in via Cantiano altro vestiario, presumibilmente non di loro gradimento.

Giardini di Corcolle: rubano abiti usati dai cassonetti in via Cantiano, tre arresti
PROCESSATI PER DIRETTISSIMA - Colti in flagranza di reato i tre ladri sono quindi stati identificati in tre cittadini italiani, due uomini di 31 e 40 anni ed in una donna 41enne, tutti residenti a Tivoli, e poi posti in stato di fermo. Processati stamattina con Rito Direttissimo al Tribunale di Roma i tre sono stati condannati con l'accusa di "furto aggravato in concorso".

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