Il sindaco di Valledoria, Tore Terzitta, ha contestato nelle scorse ore la decisione della prefettura di Sassari di traslocare i rifugiati da Lu Bagnu, frazione di Castelsardo, alla vecchia casa di riposo del piccolo comune di circa 4mila abitanti: “Se una struttura che poteva ospitare solo 34 anziani può accogliere 100 richiedenti asilo è razzismo”. Il primo cittadino ha aggiunto: “È pazzesco che si gestisca così la situazione”. Quindi ha attaccato: “E’ una violenza bella e buona e mi opporrò con ogni mezzo. Vengano a cacciarmi con la forza”.
Terzitta chiarisce: “Non discuto il dovere di solidarietà , se avessi saputo avremmo discusso fino a trovare una soluzione”. Poi ricorda: “Non siamo davanti a un’emergenza, ma a una procedura con tanto di bando e aggiudicazione”. La vicenda riguarda 184 rifugiati e richiedenti asilo ospitati nella struttura di accoglienza di Lu Bagnu, 94 dei quali spostati nel nuovo centro di Valledoria, gestito da una cooperativa romana che si è aggiudicata il nuovo appalto. I migranti hanno così inscenato un sit-in di protesta per manifestare il proprio dissenso verso la decisione assunta dalla prefettura.
Il loro messaggio, che trova il favore del sindaco di Valledoria, è chiaro: “Qui abbiamo trovato casa nostra, siamo una comunità , ci sentiamo integrati e stiamo bene, nessuno può imporci di andare via senza un motivo valido“. La preoccupazione per questa vicenda riguarda anche il posto di lavoro di alcuni operatori del sociale: in dieci –dipendenti della cooperativa che a Lu Bagnu gestisce la struttura di Baja Sunajola – coi trasferimenti resterebbero senza lavoro.
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