Come smetterla con il vittimismo

ago 29, 2015 0 comments



Di Lara Zavatteri

Fare la vittima è un atteggiamento piuttosto comune, più o meno consapevolmente, nelle persone. Fare la vittima è un’ottima scusa per lamentarsi, sfogarsi con gli altri e non fare nulla. Inutile dire che un simile comportamento non porta a niente di buono, anzi può essere perfino pericoloso.




In quest’ultimo caso faccio riferimento alle persone che vittime sono state davvero, come ragazzi intrappolati nella morsa del bullismo a scuola o le donne (ma anche gli uomini) vittime di stalking o altre persecuzioni, che hanno subito o continuano a subire senza agire. In questi casi darsi una mossa è indispensabile, perciò denunciare chi vi ha fatto del male, fisicamente o psicologicamente, o entrambi, è d’obbligo. Non subire più, a costo di dare un taglio netto con altre persone, deve essere assunta come una regola di vita. 

Ci sono poi altri tipi di persone, quelle che pur non avendo subito nessuna delle cose che ho riportato si sentono vittime della società, perseguitate dalla sfortuna, incapaci di tutto. L’unica cosa che gli riesce è deprimersi e credersi incapaci.

Uscire da questo tunnel è possibile e, come specificato, è un dovere. Molte volte le cose che ci accadono, i problemi e le seccature, assumono per noi un aspetto terrificante e sproporzionato, ai nostri occhi anche un piccolo guaio si trasforma in una catastrofe. Quindi, la prima cosa da fare, è ridimensionare i problemi con razionalità, chiedersi il perché è accaduta una data cosa. La risposta quasi sempre vi tranquillizzerà. Ad esempio, se qualcosa è andato male sul lavoro, può essere stato un vostro momento di sbadataggine, che capita a tutti, ma anche che il capo quel giorno non fosse dell’umore giusto per valutare il vostro progetto. 

Questo introduce un altro concetto importante: smettetela di darvi la colpa di tutto! Le cose accadono, belle o brutte che siano (se vi sentite vittime vedrete solo quelle brutte, ovvio) per una miriade di motivi che esulano dalla vostra responsabilità. Ogni giorno potete incontrare gente lunatica che non vi saluta, è forse colpa del vostro comportamento? Certo che no. Ogni giorno possono verificarsi ostacoli, può mancare la corrente tutta la giornata e voi non potrete finire la relazione. È colpa vostra? Certo che no, il vostro stesso problema è un problema di molti altri.

Terzo consiglio è quello di smetterla di lamentarvi. Certo a volte sfogarvi con qualcuno può essere liberatorio, ma è un tipo di “consolazione” solo momentanea, poiché di lì a poco troverete altre cose di cui lamentarvi e tutto ricomincerà. Trovate in voi, un po’ alla volta, una maggiore sicurezza. 


Ponderate le parole che vi dite. La vostra mente è come una spugna, recepisce tutto. Se pensate e ancor peggio ripetete frasi denigratorie su di voi, come “non valgo nulla” o “quanto sono stupido” la mente capisce e vi fa stare peggio. Ripetetevi invece, mentalmente e ad alta voce, frasi che v’incoraggino, ditevi “bravo!” quando siete riusciti in qualcosa. 


Cercate di vincere la paura di fare. Tutti hanno paura, di moltissime cose, eppure ogni giorno affrontano il mondo, vivono. Pensate che il vostro non far nulla vi fa solo sprecare tempo, che invece potreste dedicare al lavoro, alla vita sociale, al vostro divertimento. Questa è una molla che può farvi uscire dal vostro torpore. 

Infine, guardatevi intorno, di tanto in tanto: a tutti capitano momenti brutti, cattive giornate, crisi, dolori o altro. Questo non significa che tutti siano vittime, ma che ciò che succede a voi capita anche ad altri, perciò non siete soli e men che meno potete continuare a fare le vittime perché vi fa comodo. Alzatevi, riprendete la vostra vita, un po’ per volta. Ce la farete di sicuro!

FONTE:http://www.ebookininternet.com/2011/02/come-smetterla-di-fare-la-vittima.html

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