La moltiplicazione del pericolo jihadista mette a rischio il viaggio di papa Francesco a Bangui. In Francia volano gli stracci

nov 21, 2015 0 comments
UNHAPPY COUPLE
Di Andrea Purgatori
Pessimo segnale, l’attacco di Al Morabitoum al Radisson Blu di Bamako. Per ciò che lascia intuire sul piano della moltiplicazione degli obiettivi jihadisti contro gli interessi francesi nel mondo e alla vigilia dell’apertura del Giubileo previsto per il 29 novembre a Bangui, nella Repubblica Centrafricana.
Non ha funzionato l’intelligence preventiva a Parigi, figurarsi quali garanzie di sicurezza possono esserci nell’Africa subsahariana che attende l’arrivo di Papa Francesco.
Ieri la Francia ha messo a segno una mezza vittoria al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che ha approvato all’unanimità una risoluzione che consente di "adottare tutte le misure necessarie in linea con il diritto internazionale” per sconfiggere lo Stato Islamico. Ma non è una dichiarazione di guerra e lascia comunque a ciascuno degli stati membri la decisione finale su come regolarsi internamente nella lotta al terrorismo globale scatenato dal Califfato.
Che l’offensiva jihadista investisse anche l’Africa francofona era da mettere nel conto. L’aveva capito (e detto) il presidente Hollande, che all’indomani della strage a Charlie Hebdo aveva marciato sottobraccio al presidente del Mali Keita.
E immaginare adesso dove e come potrebbero colpire i terroristi dei vari gruppi affiliati all’Isis o ancora legati ad Al Qaida in quella fascia sconfinata che va dall’Atlantico al Mar Rosso, dal Senegal a Gibuti, passando per Mali, Burkina Fasu, Niger, Ciad, Camerun, e Repubblica Centrafricana, per citare alcuni degli stati che con la Francia hanno accordi di difesa e/o cooperazione militare è un rompicapo impossibile da risolvere anche per l’intelligence più attrezzata.
Intanto l’ordine lanciato da Raqqa alle cellule europee è di colpire ovunque. E persino il Belgio, che fino adesso aveva mantenuto una posizione criticabile sul piano della prevenzione e ha costretto l’antiterrorismo a mettere le mani nei quartieri e nelle città dove si annidano jihadisti e fiancheggiatori, teme da un momento all’altro un proprio Venerdì 13. Mentre nel resto d’Europa è arrivata la stretta su moschee e centri di cultura islamica, su aeroporti e stazioni.
Però cominciano a volare gli stracci, persino nella Francia che per una settimana aveva ritrovato un’unità non solo di facciata. Ieri, l’ex capo dell’antiterrorismo Bernard Squarcini, costretto nel 2012 alle dimissioni per una sporca storia di intercettazioni ai danni di due giornalisti che indagavano su uno scandalo nel quale era coinvolto l’ex presidente Sarkozy, ha rivelato che da due anni la Siria offriva ai servizi segreti una lista di foreign fighters con passaporto francese che il primo ministro Valls ha sistematicamente rifiutato per non compromettersi col regime di Assad. C’erano i nomi dei jihadisti che hanno insanguinato Parigi? Sembra di sì. Si potevano fermare prima? Indagherà il Parlamento.
Nella confusione delle informazioni contraddittorie (si è scoperto che Hasna non si è fatta saltare nella casa di Saint-Denis e non è stata la prima donna kamikaze in Europa, ma a far esplodere il proprio giubbetto è stato un uomo), si guarda appunto al prossimo appuntamento con grande apprensione: il viaggio del Papa a Bangui per il Giubileo, che richiamerà in Centrafrica una folla di decine e forse centinaia di migliaia di fedeli da diversi Paesi confinanti dove sono attivi gruppi jihadisti fuori da ogni controllo. Al pontefice è stato spiegato che il rischio è altissimo, per lui e per chi vorrà partecipare. Ma Francesco non ne vuole sapere. E forse ha le sue ragioni. A questo punto, annullare la cerimonia sarebbe come consegnare all’Isis una carta propagandistica senza precedenti. Il resto è tutto nelle mani del sistema di sicurezza che si sta approntando in queste ore, con la collaborazione delle intelligence di almeno quattro nazioni tra cui l’Italia.

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto