24 ANNI FA AVVENIVA LA STRAGE DI CAPACI

mag 23, 2016 0 comments
Di Salvatore Santoru
Oggi 23 maggio 2016 ricorre il 24esimo anniversario della strage di Capaci, strage mafiosa che insanguinò e sconvolse l'Italia alla fine della Prima Repubblica. Durante l'attacco mafioso e la conseguente strage, vennero uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e ben tre agenti della scorta nonché l'autista giudiziario di Falcone.
Secondo quanto riportato dal quotidiano "la Repubblica", in occasione dell'anniversario della strage il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha dichiarato che "Il 23 maggio è una data incancellabile per gli italiani", e che "La memoria della strage di Capaci è iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico".

Falcone, un'eroe antimafia

La figura di Giovanni Falcone è una delle più rappresentative della storia della lotta alla mafia, insieme a quella di Paolo Borsellino, anch'egli magistrato nonché amico e collega dello stesso Falcone. Durante la sua vita, Falcone si caratterizzò per la forte tenacia e volontà utilizzate nel tentativo di sradicare il potere mafioso dall'Italia, specialmente quello legato a Cosa Nostra.
Purtroppo, c'è anche da dire che la sua lotta anti-mafia fu ostacolata e il magistrato non trovò gli appoggi necessari da parte della politica e dello Stato, appoggi che sarebbero stati molto utili nel tentativo di limitare l'influenza mafiosa.

Mafia e terrorismo, i principali problemi dell'Italia

Il potere mafioso, così come tutte le altre forme di criminalità organizzata, rappresenta uno dei principali problemi dell'Italia contemporanea, sopratutto al Sud ma sempre più spesso anche al Nord. Purtroppo, spesso e volentieri l'influenza mafiosa risulta molto forte tanto da condizionare la politica di diversi paesi e aree italiane, e ora oltre al problema rappresentato dal potere mafioso vi è anche quello legato all'emergenza terrorismo,specialmente a quello di stampo islamista radicale.
A tal proposito, c'è da segnalare che recentemente lo scrittore e giornalista Roberto Saviano ha segnalato che c'è il rischio di eventuali accordi tra i miliziani dell'Isis e la criminalità organizzata di stampo mafioso.

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