"LA CELLULA TERRORISTICA RESPONSABILE DELL'ATTACCO SULLA RAMBLA NON E' STATA ANCORA SMANTELLATA"- LA CATALOGNA CORREGGE IL GOVERNO CENTRALE DI MADRID

ago 19, 2017 0 comments
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"LA CELLULA TERRORISTICA RESPONSABILE DELL'ATTACCO SULLA RAMBLA NON E' STATA ANCORA SMANTELLATA"- LA CATALOGNA CORREGGE IL GOVERNO CENTRALE DI MADRID: E' CACCIA ALL'ULTIMO ATTENTATORE - POTREBBE AVER PASSATO LA FRONTIERA CON LA FRANCIA A BORDO DI UN MINI VAN

Da repubblica.it

ramblaRAMBLA
È caccia al potenziale ultimo componente della cellula terroristica responsabile degli attentati in Catalogna, nonché presunto autista del furgone che giovedì pomeriggio ha falciato i passanti sulla rambla di Barcellonariuscendo poi a dileguarsi. Si tratta del 22enne Younes Abouyaaqoub, figura il cui spessore è cresciuto con l'avanzare delle indagini, arrivando a stagliarsi persino quale possibile leader del nucleo radicalizzato che ha seminato la morte in Catalogna.

In realtà, l'autentico responsabile del piano terroristico sarebbe morto, sepolto dalle macerie nell'esplosione della casa di Alcanar mercoledì scorso, un giorno prima degli attentati: l'imam Abdelbaki El Satty, 40 anni, intorno al quale nella cittadina di Ripoll si sarebbe radicalizzato il gruppo di giovani, tutti di origini marocchine, passato poi all'azione. La sua casa è stata perquisita nella notte. Si attende l'esame del dna per la conferma della sua morte nella deflagrazione di Alcanar. Ad alcuni conoscenti, El Satty avrebbe recentemente parlato di un suo imminente ritorno in Marocco, dove ha moglie e figli.

ATTENTATO BARCELLONA -younes abouyaaqoubATTENTATO BARCELLONA -YOUNES ABOUYAAQOUB
 Nonostante la strage, in Spagna l'allerta resta al livello 4, fissato già nel giugno del 2015, seppur con dispositivo rafforzato. Innalzarlo al livello 5, il più alto, avrebbe consentito al governo spagnolo di adottare misure straordinarie, come la mobilitazione delle forze armate e la dislocazione di cinquemila militari per la difesa di siti strategici possibili obiettivi dei terroristi, come stazioni, aeroporti o centrali elettriche. 



Evidentemente uno sforzo ritenuto non necessario, visto che, come ha spiegato il ministro dell'Interno spagnolo Juan Ignacio Zoido, "non esiste la minaccia imminente di un nuovo attacco" e la "cellula dietro gli attentati è stata smantellata". Affermazione, quest'ultima 'corretta' dal ministro dell'Interno della regione autonoma di Catalogna, Joaquim Forn: "Questa indagine è condotta dai Mossos d'Esquadra e ci sono vari canali di investigazione e operazioni che non sono date per concluse. La cellula non si può definire smantellata fino a quando non sarà stata determinata la sorte di tutti i componenti". Il botta e risposta è proseguito poi con la contro-replica di Zoido il quale, citato da Europa press, ha ribadito: la cellula "come gruppo organizzato non esiste più". 



?Il governo centrale ha comunque deciso di intensificare la protezione dei luoghi di grande affluenza di turisti e dei potenziali obiettivi di attacco terroristico, di rafforzare il dispositivo di reazione in caso di attentato e una più stretta cooperazione con le polizie locali.

· LA NUOVA RIVENDICAZIONE ISIS
Per gli attentati di Barcellona e Cambrils è giunta una nuova rivendicazione dello Stato Islamico, che in un comunicato pubblicato su Telegram scrive di "oltre 120 crociati ed ebrei feriti o uccisi" per mano di "jihadisti" che hanno agito in "due gruppi". Lo riferisce il Site. Una prima rivendicazione della strage sulla Rambla era arrivata tramite l'agenzia Amaq, fiancheggiatrice dell'Isis.

· LE INDAGINI E LA CELLULA
Complessivamente, il Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, ha individuato 12 presunti componenti della cellula terroristica: cinque sono stati uccisi a Cambrils, due sono morti nell'esplosione di Alcanar e quattro sono stati arrestati. I giovani avevano occupato la casa abbandonata di Alcanar, 200 chilometri a sud di Barcellona, dove stavano preparando gli ordigni per una serie di attacchi nella capitale catalana.


La casa era saltata in aria mercoledì notte, obbligandoli a cambiare un piano che prevedeva l'esplosione tra la folla di furgoni carichi esplosivo. Secondo La Vanguardia, che cita fonti di polizia, nel covo saltato in aria sono state trovate tracce di acetone, perossido di idrogeno, 106 bombolette di butano e altro materiale per assemblare esplosivo di tipo tatp….

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