Erdogan denuncia un comico tedesco per gli insulti in Tv

apr 13, 2016 0 comments


DI ALESSANDRO ALVIANI

Si fa sempre più ingarbugliato – anche per la cancelli.era Angela Merkel – il caso della poesia contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan letta dal comico Jan Böhmermann su un canale della tv pubblica tedesca ZDF. Erdogan ha querelato per diffamazione Böhmermann, ha comunicato la procura di Magonza, che in precedenza aveva già avviato un’indagine contro l’autore satirico dopo aver ricevuto una ventina di denunce. Il passo arriva poco dopo la decisione di Ankara di chiedere ufficialmente alla Germania, attraverso una nota diplomatica consegnata al ministero degli Esteri tedesco, di autorizzare l’apertura di un procedimento penale contro Böhmermann per diffamazione di un capo di Stato straniero. Un reato che l’ordinamento penale tedesco punisce con una multa o il carcere fino a cinque anni. Lo stesso Böhmermann è da oggi sotto protezione della polizia, riportano diversi media tedeschi. Una pattuglia è stata piazzata davanti la sua casa a Colonia, scrivono tra gli altri la Welt e il Tagesspiegel. Il comico ha intanto cancellato la prossima puntata del suo programma, prevista per giovedì, a causa della “massiccia copertura mediatica” e del conseguente “focus sulla trasmissione e il suo conduttore”, secondo quanto comunicato dalla società produttrice. La vicenda ruota intorno a un testo recitato dal 35enne Böhmermann il 31 marzo nel corso della trasmissione «Neo Magazin Royale» sul canale ZDFneo e nel frattempo cancellato dalla mediateca online di ZDF. Nella poesia in rima Erdogan viene tra l’altro appellato come un «perverso» che ama far sesso con capre e pecore e guardare film pedopornografici. Prima di leggerla, il comico aveva chiarito di voler esemplificare i confini che dividono la satira (coperta dall’articolo 5 della Costituzione tedesca sulla libertà d’espressione) dall’oltraggio (punibile invece per legge). «Quello che seguirà è qualcosa che non si può fare, se venisse letta pubblicamente sarebbe vietata in Germania», aveva detto il comico nella premessa. A inizio trasmissione Böhmermann aveva fatto esplicito riferimento al caso scoppiato pochi giorni prima intorno alla canzone «Erdowie, Erdowo, Erdogan» che era stata mandata in onda dal programma satirico «extra 3» e che tematizza tra l’altro le limitazioni alla libertà di stampa in Turchia. A seguito della trasmissione della canzone, che su YouTube è stata vista nel frattempo quasi sette milioni di volte, la Turchia aveva convocato l’ambasciatore tedesco Martin Erdmann e chiesto di cancellare il video. Nella vicenda si è inserita anche Angela Merkel, che in una telefonata col premier turco Ahmet Davutoğlu ha definito la poesia di Böhmermann «volutamente offensiva». Un intervento che puntava probabilmente a chiudere il caso, ma che ha generato l’effetto opposto. Per la cancelliera la situazione si sta infatti facendo sempre più complicata: Merkel viene accusata di essersi resa ricattabile dalla Turchia e di violare il principio costituzionale della libertà di espressione pur di compiacere un partner di cui ha bisogno per risolvere l’emergenza rifugiati. Secondo il vicepremier turco Numan Kurtulmus, Böhmermann ha offeso non solo Erdogan, ma «tutti i 78 milioni di turchi» e ha commesso «un grave crimine contro l’umanità». A difesa del comico si sono schierati tra gli altri Mathias Döpfner, numero uno della Axel Springer, la casa editrice della Welt e della Bild, e l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, che su Twitter ha scritto: «L’Europa prima ha perso la sua anima (accordo con la Turchia sui rifugiati), ora sta perdendo il suo umore. Giù le mani da @janboehm!». Il governo tedesco ha annunciato che nei prossimi giorni deciderà sulla richiesta di Ankara di avviare un procedimento penale contro Böhmermann. Per perseguire il reato di offesa contro un capo di Stato straniero è infatti necessaria, da una parte, una richiesta ufficiale a procedere e, dall’altra, l’autorizzazione dell’esecutivo tedesco. Berlino si trova di fronte a un dilemma: rischiare lo scontro aperto con Ankara o calpestare il principio della libertà di espressione. In una conferenza stampa seguita a un bilaterale in cancelleria col presidente messicano Enrique Peña Nieto, Merkel ha spiegato oggi che i valori fondamentali della Costituzione tedesca, compreso l’articolo 5 sulla libertà di opinione, restano validi indipendentemente dai problemi politici che si affrontano insieme, come ad esempio la questione dei rifugiati, e sono completamente slegati da questi. Oltre 100.000 persone hanno sottoscritto nel giro di 36 ore una petizione online intitolata “Libertà per Böhmermann” lanciata sulla piattaforma change.org. Come confermato da Merkel, il governo tedesco sta esaminando “molto accuratamente” la richiesta di Ankara di avviare un procedimento penale contro Böhmermann e completerà la verifica “nei prossimi giorni”.

FOTO:Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il comico tedesco Jan Böhmermann

FONTE:http://www.lastampa.it/2016/04/12/esteri/erdogan-denuncia-un-comico-tedesco-per-gli-insulti-in-tv-7QpZp5KtULSRDLZzxWDVTJ/pagina.html

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