Di Salvatore Santoru
In Italia, così come in
buona parte d'Europa, vi è da diverso tempo una vera e propria
“emergenza” legata all'immigrazione e all'arrivo di profughi.
Tale emergenza sta
incidendo sopratutto sui paesi europei più colpiti dalla crisi
economica come l'Italia e la Grecia, i quali sembrano non avere
totali possibilità di far fronte alla situazione in modo
soddisfacente.
Ciò sta causando una
situazione di instabilità a livello sociale, creando così una
situazione alquanto disfunzionale sia per gli stessi
profughi/migranti che per gli autoctoni.
Di tale situazione
sembrano beneficiare politicamente una certa destra xenofoba così
come una certa sinistra cosiddetta “immigrazionista”.
Difatti, i primi hanno un
facile capro espiatorio su cui scaricare le cause e/o gli effetti
della crisi, mentre i secondi possono credere di aver realizzato la
propria utopia ideologica.
C'è anche da dire che
l'emergenza immigrazione costituisce una forte possibilità di
benefici economici e non, specialmente per le “coop rosse” e
associazioni legate, ma purtroppo non sempre in modo positivo e
onesto (si veda il caso “Mafia Capitale”) e e non troppo
“paradossalmente” per i partiti/movimenti che inveiscono contro
l'immigrazione, così come d'altro canto per quelle imprese che hanno
bisogno di manodopera a basso costo.
Invece, c'è anche da dire
che l'attuale emergenza immigrazione sembra pesare negativamente su
buona parte della popolazione, la quale si sente sempre più delusa e
abbandonata dalla politica ufficiale e non sembra pronta ad
affrontare tale emergenza, tanto che da tempo stanno emergendo sempre
più spesso reazioni di radicale dissenso e rigetto verso l'attuale
immigrazione di massa in sé.
Indubbiamente, la
situazione è alquanto difficile e sarebbe necessari e auspicabili
dei tentativi di risoluzione delle problematiche date da tale
emergenza da parte della politica, ma invece la politica(sia a
livello italiano che europeo) sembra latitare e ciò ai danni dei
cittadini(autoctoni così come migranti/profughi).
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