Di Salvatore Santoru
Da diverso tempo si sta constatando il fallimento dell'attuale politica che è stata intrapresa sulla questione migratoria in Italia e nell'UE, politica che non ha saputo e non sa come mediare gli eventuali "effetti collaterali" dell'attuale immigrazione di massa.
Ciò di cui vi sarebbe fortemente bisogno è la necessità di una politica pragmatica che sappia affrontare il problema andando oltre la retorica e la strumentalizzazione xenofoba e/o meramente "anti-immigrazionista" e oltre certa retorica "immigrazionista" che tende a minimizzare, se non a negare, i possibili "effetti collaterali" dell' attuale emergenza immigrazione.
Per semplificare, la politica dovrebbe allo stesso tempo sia favorire il processo di integrazione dei migranti e/o profughi e delle loro diverse comunità nel rispetto delle differenze e allo stesso tempo dovrebbe ascoltare le richieste dei cittadini "autoctoni".
I finti profughi di oggi si sommano ai clandestini di ieri (regolarizzati per vie traverse).
RispondiEliminaLa soluzione è semplice: rimpatriare milioni di stranieri.
Come fece la svizzera nel 1967 con 500.000 italiani, rimpatriati in pochi mesi.
Il livello di disoccupazione in Italia è troppo alto e questa soluzione é la più semplice e logica.