Di Salvatore Santoru
Il recente arresto(1) dei 17 jihadisti dell'Isis in Arabia Saudita rientra nella guerra che la monarchia del Golfo sta conducendo contro il Califfato, guerra che si considera avere origini più ideologiche che "umanitarie".
Difatti, sia la monarchia del Golfo che l'autoproclamato Stato Islamico sono basati sull'interpretazione "wahabita" dell'islamismo sunnita ma l'ostilità è data dal fatto che i miliziani dell'ISIS detestano il regno saudita in quanto visto come "traditore" del "vero Islam" per via dei suoi accordi con i paesi occidentali e la grande ricchezza economica derivata dai petrodollari, ricchezza economica condannata dalla stessa ISIS(2).
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