Niente panico in Borsa: i mercati reggono anche l’urto del post referendum

dic 5, 2016 0 comments
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Di Sandro Riccio

La pesante sconfitta di Matteo Renzi al referendum costituzionale apre a scenari di grande incertezza sui mercati ma non riporta, come tanto si era temuto, i risparmiatori in trincea. Milano ha aperto in discesa ma non è affondata e, anzi, a metà mattina sembra voler puntare su rialzi decisi. Il diluvio di vendite sulle banche non si è visto. Lo spread regge senza grandi difficoltà. Certo la volatilità non mancherà ma per ora gli sfracelli annunciati prima del voto sembrano lontani.  
Così era stato anche dopo l’elezione di Trump

L’arrivo del candidato outsider alla Casa Bianca sembrava potesse portare a crolli massicci su tutte le Borse. Milano invece aveva chiuso il giorno dopo Trump sulla parità (a -0,1%), a sorpresa, così come pure Wall Street (-0,16%). Francoforte era addirittura andata in avanti dell’1,5%. Lo spread si era arrampicato in area 160 punti base, niente di preoccupante. Ben più catastrofiche erano state, invece, le chiusure post Brexit (Milano -12,5% con il peggior crollo dopo l’11 settembre, Francoforte -6,5% ma lo spread aveva retto intorno ai 155 punti anche grazie al sostegno della Bce). Nonostante le pesanti perdite post Brexit, i listini si sono poi piano piano rimessi in carreggiata e hanno ripreso a guardare avanti. 

Ora pare che la grande minaccia del No sui mercati si sia improvvisamente dissolta dopo il voto insieme a tutte le previsioni più nefaste dei giorni prima delle urne. Di certo l’atteggiamento di investitori e piccoli risparmiatori è cambiato: in questi ultimi anni, dopo i numerosi crolli di Borsa, hanno imparato a convivere con le tensioni continue e ripetute. Hanno fatto tesoro della lezione che lasciarsi prendere dall’emotività porta a valutazioni sbagliate e a errori pagati a caro prezzo in portafoglio. E’ anche vero, che finalmente messa da parte la lunga attesa per il referendum, l’Italia potrà tornare a concentrarsi sui problemi reali, a partire dai nodi sul sistema bancario ma anche sulla stagione degli utili che per le aziende di Piazza Affari è mediamente positiva. E finalmente, forse, si volterà pagina. 

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