IL MISTERO DELLE PIRAMIDI DI CIVIDALE DEL FRIULI

gen 15, 2017 0 comments
Foto da http://andreanicola.blogspot.it

Di Sabrina Stoppa

Nei pressi di Cividale del Friuli, una cittadina che si trova a circa 17 km da Udine si troverebbero tre presunte piramidi.
Chiamate anche “Piramidi di Rualis” in quanto sorgono a ridosso dell’omonimo centro abitato, agli occhi dei visitatori appaiono come molte altre piramidi sparse per il mondo, ovvero come tre colline ricoperte di vegetazione.
Agli occhi dei più esperti però, nasconderebbero molto di più.





Sono state scoperte nel 2007 dal ricercatore Valter Maestra (radioestesista e collaboratore con SB Research Group presso le Piramidi di Visoko in Bosnia), sono alte tra i 40 e i 50 m e presentano come quelle Maya dei terrazzamenti e una piattaforma sulla cima.
Dai rilevamenti effettuati dallo stesso Maestra, queste tre piramidi, quelle di Giza in Egitto, di Montevecchia in Italia, e altre sparse nel mondo, sono allineate rispettando in terra il disegno delle tre stelle della costellazione di Orione e, sempre secondo lo stesso studioso è impensabile che questo possa trattarsi di un caso.
Ma oltre a questo, secondo Maestra, c’è molto di più.
Egli sostiene che queste strutture, come circa il 96% delle circa 40.000 piramidi esistenti al mondo, siano state modellate, scolpendo le montagne presenti, fino ad ottenerne la forma che noi tutti vediamo oggi.
Esattamente come l’architetto Vincenzo di Gregorio sostiene che sia accaduto per le Piramidi di Montevecchia in Lombardia.
Altro dato interessante, anche se essendo composte di argilla e arenaria e quindi risultano erose e meno visibili, anche le piramidi di Rualis, come le Lombarde, hanno i lati con la stessa pendenza, cosa che in natura è impossibile che accada.
Sulla terza della tre colline, è presente anche uno strato naturale di arenaria che agli occhi di un turista potrebbe sembrare la costruzione di un muro ma che in realtà si tratta di una roccia intagliata.
Maestra ci ricorda che nell’antico libro sacro indiano Mahabharata Vimana è scritto:
“Gli Dei scesero dal cielo con i loro potenti binama e modellarono le montagne a misura dei loro monumenti”.
Inoltre, sempre nei pressi di questa piramide, sulla cima si trovava un trono in pietra (che fu tolto durante la Prima Guerra Mondiale).
Chi migliaia di anni fa abbia scolpito queste piramidi, come la maggior parte di quelle esistenti sulla Terra, ancora non si sa, ma pare evidente la presenza, sul nostro pianeta, di un’antica popolazione che aveva grandi conoscenze astronomiche e in base alle quali avrebbe scolpito queste strutture.
Sempre qui, nei pressi delle tre Piramidi di Cividale, si trova, a conferma della presenza di antiche popolazioni nella zona, un ipogeo Celtico (struttura simile ad una grotta scavata nel sottosuolo e utilizzata per il culto dei morti, della Madre Terra e dei quattro elementi).

Foto di Helmut Satzinger
Secondo Maestra, risale ad un periodo anteriore ai celti che lo riutilizzarono in seguito.
Al suo interno sono presenti anche due grandi maschere a simboleggiare il mondo dei morti, il mondo di sotto, le (nostre) ombre.

Foto di Julianna Lees
Questo ipogeo, unico nel suo genere in Europa a rappresentare l’antico culto della Madre Terra, secondo Maestra, ricorda moltissimo uno da lui stesso visitato in Perù nei pressi di Machu Picchu e, come questo, presenta al suo interno tre troni.
Ma da studi più approfonditi, effettuati dalla SB Research Group, è risultato che questo ipogeo è, come l’ipogeo di Hal Saflieni presente a Malta, una sorta di camera di risonanza.
Scendendo la scala, sulla sinistra si trova la stanza della terra dove sono presenti tre sedili di cui uno ha polarità negativa, uno neutra e uno positiva.

Foto di Helmut Satzinger
Al centro la stanza del fuoco (dove i suoni producono una serie di vibrazioni benefiche per il nostro organismo) e sulla destra la camera dell’acqua.
Dagli studi effettuati fu misurato che all’interno dell’Ipogeo si incontrano energie con polarità positiva con energie di polarità opposta creando un ambiente dove le persone che visitano l’ipogeo provano sensazioni di benessere.
Altra presenza a pochi chilometri dalle piramidi, al centro di un bosco, è stato ritrovato un cerchio di pietre che ha un diametro di circa 10-15 m da cui è possibile, nei pressi di una delle pietre di cui è composto, accedere ad una grotta sottostante di origine preistorica.
Ipotesi oggi molto accreditata, che accomuna queste come molte altre piramidi del mondo, riguarda la funzione energetica delle piramidi.


I MISTERI DI CIVIDALE DEL FRIULI

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