Rigettato il ricorso contro il contratto del Movimento 5 Stelle, Raggi era eleggibile

gen 17, 2017 0 comments
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Di Edoardo Izzo

Il Tribunale civile di Roma ha respinto il ricorso sul contratto firmato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che disponeva una penale di 150mila euro in caso di violazione del codice etico di M5S.  

Secondo quanto si apprende la Prima Sezione ha respinto il ricorso dell’avvocato Venerando Monello sia nella parte in cui si chiedeva la nullità del contratto sia sulla conseguente questione riguardante l’ineleggibilità della sindaca.  

Il tribunale civile di Roma - si legge nelle carte - ha rigettato il ricorso presentato dall’avvocato Monello sul contratto firmato da Virginia Raggi con il Movimento 5 Stelle prima delle elezioni amministrative. La decisione è stata presa dai giudici della prima sezione civile, che hanno rigettato «la domanda diretta ad ottenere la dichiarazione di ineleggibilità di Virginia Raggi», dichiarando inoltre «l’inammissibilità della domanda di nullità del Codice di comportamento per i candidati ed eletti del Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di Roma 2016 nelle liste del Movimento 5 Stelle». 

Si legge ancora nella sentenza che l’avvocato Monello è condannato al pagamento delle spesa processuali in favore dell’ avvocato della sindaca Ervin Rupnik e di quelli di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, rispettivamente Paolo Morricone e Pier Paolo Polesi. Ed è lo stesso Venerando Monello che dovrà pagare le spese processuali di Roma Capitale e di Davide Casaleggio. Su Davide Casaleggio - così emerge tra le righe della sentenza - si scopre che formalmente l’unico garante del M5S è Beppe Grillo e non «Davide Federico Dante Casaleggio» figlio di Gianroberto, morto lo scorso 12 aprile. 

I giudici - si legge ancora nelle carte - dichiarano inammissibile la domanda ex art 598 presentata dalla sindaca Virginia Raggi. 

«Lo dico chiaramente: non esiste alcun contratto tra il Sindaco di Roma, Virginia Raggi e Casaleggio Associati. E sarebbe assurdo che ci fosse», ha scritto in un post su Facebook Davide Casaleggio. «Il contratto che per mesi in tanti hanno citato e pubblicato non è stato nemmeno letto. Nel documento vengono nominati Beppe Grillo e lo scomparso Gianroberto Casaleggio, nel loro ruolo di garanti del Movimento 5 Stelle», ha aggiunto. 

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