Attentato di Londra, il vero nome di Khalid Masood è Adrian, un passato in Arabia Saudita e quella notte in hotel col kebab prima di colpire

mar 24, 2017 0 comments
KILLER
Di Giacomo Talignani
La sera prima di uccidere ha consumato un kebab d'asporto. Chiuso nella stanza 228 dell'hotel Preston Park a Bringhton, pagata 59 sterline, Adrian Russell è andato a dormire come fosse un giorno qualunque e al risveglio, a inservienti e clienti dell'hotel, ha semplicemente detto col sorriso "oggi vado a Londra".
Adrian Russell, nato nel 1964 da madre single a Erith, nel Kent, è il nome di nascita di quello che oggi è stato riconosciuto come Khalid Masood, il terrorista di Londra. Il suo vero nome è stato confermato da Scotland Yard che continua a indagare sul suo passato per cercare di capire se ci siano eventuali complici. Inizialmente, i giornali britannici, lo avevano indicato come Adrian Elms. La polizia ha anche precisato che sono stati compiuti due arresti importanti collegati all'attentato e che, purtroppo, una quinta vittima - una persona che era ferita e in gravi condizioni - è deceduta.
Amante della palestra e della sua famiglia (aveva tre figli), Adrian nel 2004 si è sposato con Farzana Malik e nello stesso periodo è iniziato il suo processo di radicalizzazione. Conosciuto con diversi alias, poco dopo avrebbe preso il nome musulmano di Khalid Masood. Come già detto, un anno prima, nel 2003, era stato arrestato per possesso di un coltello (il primo arresto per lesioni risale al 1983).
Il Sun e altri giornali hanno pubblicato tracce del suo ultimo curriculum vitae dove Masood si descrive come "british" e "amichevole e alla mano". Curiosamente, la stessa descrizione fatta su di lui dai vicini di casa che non avevano mai visto in Khalid motivi di pericolo.
Un cv per continuare a insegnare l'inglese agli stranieri, il suo lavoro negli ultimi 10 anni. Anche nel 2005, quando era a Yanbu, in Arabia Saudita, pare che Khalid insegnasse presso l'Autorità generale dell'aviazione civile (GACA) a Jeddah. I tabloid inglesi ipotizzano che proprio in Arabia l'uomo si sia radicalizzato, influenzato dai predicatori wahhabiti.

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