Trump al Congresso: enorme taglio delle tasse e riforma immigrazione basata sul merito

mar 1, 2017 0 comments
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Di Orlando Sacchelli

Nel suo primo atteso discorso al Congresso sullo stato dell'Unione il presidente Donald Trump è andato dritto al sodo: servono soldi. E ai parlamentari ha snocciolato le cifre, chiedendo di approvare un piano di investimenti in infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari. "L'America ha speso circa 6.000 miliardi di dollari in Medio Oriente e tutto questo mentre le nostre infrastrutture si sbriciolavano.
Con 6.000 miliardi di dollari avremmo potuto ricostruire il Paese". Il presidente ha chiesto sia ai repubblicani che ai democratici di sostenere la sua proposta. Una mossa, questa, che dimostra come Trump abbia capito che per incidere profondamente è necessario il più ampio consenso possibile da parte del Congresso. E per farlo si rivolge quindi a entrambi gli schieramenti.
Capitolo immigrazione. "Credo che una riforma dell'immigrazione vera e positiva sia possibile se ci concentriamo sui seguenti obiettivi: aumentare i posti di lavoro e i salari degli americani, rafforzare la nostra sicurezza nazionale e ripristinare il rispetto delle nostre leggi". Trump ha proposto una riforma basata sul merito, puntando quindi sulle qualifiche professionali degli immigrati: "Se adottiamo un sistema basato sul merito - ha insistito - ne trarremo molto beneficio, saremo in grado di risparmiare tantissimi soldi, di aumentare le retribuzioni e di aiutare le famiglie in difficoltà, comprese quelle degli immigrati". Ttrump ha poi ribadito che sarà presto costruito "un grande grande muro" al confine con il Messico, che contribuirà a fermare il traffico di "droga e il crimine".
Il presidente ha negato di essere un protezionista: "Sono un forte sostenitore del libero scambio", ma l'accordo commerciale Nafta con Messico e Canada ci ha fatto perdere "il 25% dell'occupazione nell'industria". Trump ha così ribadito la necessità di rivedere gli accordi commerciali per non danneggiare ulteriormente le aziende americane.
C'era molta attesa su quanto avrebbe detto sulla riforma sanitaria. Trump ha spedito la palla ai parlamentari, indicando la strada: "Chiedo al Congresso di cancellare e rimpiazzare l'Obamacare con riforme che incrementino le scelte, abbassino i costi e al contempo forniscano una migliore sanità migliore". E ancora una volta ha invitato "repubblicani e democratici a lavorare insieme per salvare gli americani dalla disastrosa Obamacare che sta implodendo".
In un passaggio del proprio intervento Trump ha assicurato il massimo sforzo per risolvere una volta per tutte il problema Isis: "Come promesso ho chiesto al dipartimento della Difesa di definire un piano che distrugga l'Isis, una rete di selvaggi senza legge che ha assassinato musulmani e cristiani, uomini, donne e bambini di ogni fede e credo". Il presidente ha assicurato che gli Usa lavoreranno con i propri alleati, "compresi gli amici e gli alleati del mondo musulmano, per eliminare questo vile nemico dal nostro pianeta".
La creazione di una nuova agenzia per le vittime di crimini commessi dagli immigrati è una delle novità annunciate da Trump nel suo discorso. Si chiamerà "Victims of immigration crime engagement". L'acronimo è "Voice" ("Voce"), e non è casuale. "Vogliamo dare voce a coloro che sono stati ignorati dai nostri media e messi a tacere da interessi particolari", ha detto il presidente, chiarendo che il nuovo ufficio sarà in seno al dipartimento per la Sicurezza nazionale.
Trump ribadisce la volontà di aumentare in modo cospicuo le risorse per la Difesa: "Per mantenere l’America sicura dobbiamo fornire agli uomini e alle donne del nostro esercito tutti i mezzi necessari per prevenire le guerre. E, se necessario, per combattere e vincere". Poi un passaggio sulla Nato. "La sosteniamo con forza", ma "i nostri partner devono rispettare i loro obblighi finanziari". Con una punta d'orgoglio Trump sottolinea come "dopo una discussione franca molti alleati abbiano cominciato a pagare: "I soldi stanno cominciando ad arrivare", ha detto riferendosi all'impegno pari al 2% del Pil richiesto dagli Usa.

Chi si aspettava un Trump feroce e aggressivo sarà rimasto deluso. Il presidente ha cambiato registro. Washington Post e Cnn, sempre ostili nei suoi confronti, hanno dovuto ammettere che è stato un discorso "molto presidenziale". In un passaggio, addirittura, ha fatto capolino un riferimento a due concetti motlo cari a Obama, speranza e cambiamento. "Dobbiamo avere il coraggio di esprimere le nostre speranze. E sperare che queste speranze e i nostri sogni si trasformino in azioni. D'ora in avanti l’America sarà guidata dalle nostre aspirazioni, non oppressa dalle nostre paure".

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