Di Sergio Rame
Riccorendo a una formula irrituale la Casa Bianca ha confermato che Donald Trump nel suo "primo viaggio all'estero sarà in Arabia Saudita, poi in Israele e quindi in un luogo che i miei cardinali amano moltissimo, Roma".
Riferimento, quest'ultimo, all'incontro in Vaticano con papa Francesco in programma il 24 maggio. Il presidente degli Stati Uniti sembra aver arruolato (forse a loro insaputa) i diciannove principi della Chiesa della conferenza episcopale americana nella propria amministrazione.
Il programma è già stato fissato e trasmesso alla stampa. Papa Francesco riceverà Donald Trump mercoledì 24 maggio, alle 8,30, nel Palazzo Apostolico. Successivamente, il presidente degli Stati Uniti incontrerà il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dall'arcivescovo Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Parlando dal giardino della Casa Bianca, dove ha firmato un controverso ordine esecutivo sulla libertà religiosa facilitando l'attività politica da parte di gruppi religiosi, il tycoon ha spiegato che "questi viaggi avverranno prima dei summit G7 e Nato", rispettivamente in calendario il 26 e 27 maggio a Taormina (Sicilia) e a Bruxelles (Belgio) il 25 maggio.
"Queste visite inizieranno con un incontro storico in Arabia Saudita con leader da tutto il mondo musulmano". Secondo Trump, è là che "inizieremo a costruire nuove fondamenta per una cooperazione e un sostegno con gli alleati musulmani al fine di combattere il terrorismo estremo e la violenza e di promuovere un futuro giusto e pieno di speranze per i giovani musulmani nei loro rispettivi Paesi". "Il nostro compito - ha concluso il presidente americano - non sta nel dettare agli altri come vivere ma nel costruire una coalizione di amici e partner che condividono l'obiettivo di combattere il terrorismo portando sicurezza e stabilità in un Medio Oriente travolto dalla guerra".
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